COSEVEG: Approvato all’unanimità il Piano Industriale 2026–2028

Conclusioni e Prospettive future del Piano Industriale – verso una governance dello sviluppo economico del territorio

Monfalcone, 30 settembre 2025

Investimenti per 44,4 milioni di euro per sostenere la crescita, l’innovazione e la transizione sostenibile del territorio

Oggi, l’Assemblea dei Soci del COSEVEG ha approvato all’unanimità il nuovo Piano Industriale 2026–2028, un documento strategico che definisce la visione e le priorità con cui il Consorzio intende continuare a supportare lo sviluppo economico e sostenibile del territorio.

Il Piano prevede investimenti complessivi per 44,4 milioni di euro, di cui 21 milioni destinati a nuovi interventi e 23,4 milioni a opere già avviate, la cui conclusione è prevista entro il 2026. Gli obiettivi sono chiari: rigenerare le aree industriali, potenziare le infrastrutture, migliorare la sostenibilità e attrarre nuove realtà produttive.

Le principali direttrici di investimento: nel triennio 2026–2028, le risorse saranno suddivise su quattro assi strategici:

  • 39% – Recupero e sviluppo delle aree industriali inutilizzate: Intervento chiave: realizzazione di capannoni e magazzini in via Terza Armata z.i. Lisert (Monfalcone) per riqualificare aree inutilizzate e attrarre nuove imprese.
  • 28% – Potenziamento delle infrastrutture viarie: Interventi principali: ripristino del sito di via dell’Agraria (accesso alla Fincantieri) e nuova strada tra zona industriale Schiavetti-Brancolo e la S.R. 19 (strada per Grado).
  • 19% – Tutela del suolo e drenaggio delle acque meteoriche: rete drenante in zona Lisert (via Timavo e piazzale direzionale) e ripristino della banchina nel Porto di Monfalcone.
  • 14% – Difesa costiera e sicurezza della navigazione: Interventi principali: consolidamento del canale Locovaz (Monfalcone), lavori nella darsena di Marina Nova e ponte sulla scogliera ovest del Villaggio del Pescatore (Duino-Aurisina – TS).

    Il Piano Industriale rappresenta un importante passo avanti nel consolidamento dei risultati positivi ottenuti dai bilanci consortili, segnando al contempo l'inizio di una fase strategica volta all'espansione e al rafforzamento delle aree produttive. Con il completamento sostanziale delle aree industriali di Gorizia e Lisert (Monfalcone), l’attenzione si concentra ora sull’acquisizione e valorizzazione di nuove aree, in particolare nella zona Schiavetti-Brancolo (in particolare quella ricadente nel comune di Staranzano)

    Il Consorzio, come ribadito dal Presidente Russo, intende proseguire nel suo core business di sviluppo economico delle aree industriali, estendendo progressivamente il proprio raggio d’azione. Fondamentale in tal senso è il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, che, attraverso il MasterPlan e il D.L. regionale 57/2025, ha permesso di avviare un censimento dei capannoni dismessi e dei lotti disponibili nelle aree D2 e D3, aprendo alla possibilità di intervento diretto da parte dei Consorzi mediante apposite convenzioni con i Comuni interessati

    l Consorzio ritiene fondamentale rafforzare la collaborazione con tutti i Comuni della provincia di Gorizia, superando l’attuale perimetro di intervento limitato ai soli Comuni di Monfalcone, Staranzano e Gorizia. L’obiettivo è ampliare il raggio d’azione, diventando un vero e proprio ente di sviluppo economico della provinciale, in grado di:

    • rappresentare tutte le aree industriali e artigianali (D1, D2, D3);
    • fungere da interlocutore unico e competente per Regione FVG e altri enti sovracomunali;
    • alleggerire i Comuni, che già si occupano di una pluralità di servizi, dalla gestione diretta dello sviluppo produttivo, mettendo a disposizione l’esperienza tecnica e operativa del Consorzio.

    Questa visione si basa sulla consapevolezza che lo sviluppo economico del territorio necessita di una regia unica e integrata, capace di leggere il territorio in modo sistemico. 

    Un dato emerso durante le attività del MasterPlan, condotte in collaborazione con i Comuni, evidenzia con chiarezza questa esigenza: infatti il 55% delle aree produttive della provincia di Gorizia ricadono oggi sotto la gestione consortile (D1), mentre il restante 45% (D2 e D3) non è valorizzato dagli strumenti del Consorzio (nella sua qualità di braccio operativo regionale). Si tratta di un patrimonio strategico che rischia di non essere valorizzato alla stessa stregua delle aree D1.

    Per questo motivo, è auspicabile un graduale ampliamento del perimetro consortile, attraverso una governance condivisa che includa anche le altre aree artigianali e industriali. Solo così sarà possibile armonizzare gli strumenti promozionali, facilitare l’accesso alle agevolazioni e/o bandi regionali, valorizzare l’intero sistema produttivo e non solo quello delle zone D1.